giovedì 19 dicembre 2013

La Storia di Babbo Natale: E' vero che lo inventò la Coca Cola?


Diversi sono i nomi che ricevette Babbo Natale in tutto il mondo. Papà Noel, Viejito Pascuero, Santa Claus... Da dove viene realmente? Qui la risposta.



Nel parlare di Babbo Natale, la storia di San Nicola si fa presente nel nostro racconto. Perchè grazie a questo Santo e alle sue vicende che nacque la storia di Santa Claus.

Questo Santo venne al mondo nel secolo III a Petras (Grecia) in una famiglia ricca. Alla morte dei suoi familiari, Nicola decise di regalare tutti i suoi beni e dedicarsi alla vita religiosa; ordinato sacerdote alla sola età di 19 anni, subito divenne Arcivescovo di Myra nella Turchia meridionale. San Nicola si distinse per la sua generosità con i più piccoli della nostra società, con i bambini.

Una leggenda

Nella città natale di Petras, viveva una famiglia molto povera composta da padre e da tre sorelle. Nessuno avrebbe mai sposato le tre fanciulle in quanto senza dote.
La soluzione del genitore, suo malgrado, era quella di venderle una volta che avessero raggiunto l'età da marito.



Nicola, allora, legò in un sacchettino alcune monete d'oro che lanciò attraverso una finestra che dava sulla strada. Ciò permise alla prima delle tre ragazze di potersi sposare. La stessa cosa fece quando arrivò il momento della seconda figlia. Il padre, a questo punto decise di investigare su quello che stava accadendo perchè voleva sapere chi fosse colui tanto generoso da compiere quei gesti. Rimase allora tutta la notte a spiare attraverso la finestra, dalla quale potette riconoscere Nicola che lanciava un terzo sacchettino; corse in strada per ringraziarlo, ma Nicola, gli chiese di mantenere il segreto. Presto però la sua fama di uomo generoso si diffuse e, una volta Santo, divenne il protettore delle ragazze da marito.

Ogni anno, a Bari nella Basilica che ospita le reliquie del Santo, il giorno del 6 Dicembre esiste ancora l'usanza da parte delle ragazze in cerca di marito di girare attorno ad una colonna posta in cripta per tre volte e di lasciare un biglietto con i desideri perchè questi si possano realizzare.


San Nicola e la sua storia fu ripresa dagli olandesi a partire dal Secolo XIII: lo rappresentavano con barba bianca ed ornamenti ecclesiastici ( ricordiamo che siamo in piena Età Media, nella quale il Teocentrismo predominava, ciò voleva dire che la concezione religiosa era l'occhio della società di quel momento ), a dorso di un mulo, intento a portare regali ai bambini buoni e fasci di legna a quelli cattivi.

La tradizione olandese lo riprende anche accompagnato da Zwarte Piet (Pietro Nero, l'Uomo Nero in Italia) che picchia i bambini con un bastone o li rapisce per portarli nella Spagna moresca in un sacco.

Il suo nome era Sinterklaas e la tradizione di donare regali ai piu piccoli attraversò con loro l'Atlantico con l'obiettivo di colonizzare l'America del Nord. Da Nuova Amsterdam (l'attuale New York) la fama di Babbo Natale si diffuse in tutto il mondo.

San Nicola diventa Santa Claus

Due scrittori statunitensi furono coloro che dettero impulso alla fama di Santa Claus o del Viejo Pascuero, così come lo si conosce nei paesi dell'America Latina.
Washington Irving scrisse un libro nel 1809 nel quale gli dava un aspetto più pagano, lo “spogliò” dei suoi indumenti religiosi, per trasformarlo in un personaggio bonaccione e mite, che montava un cavallo bianco volante e che distribuiva regali attraverso i caminetti. Questo fece si che il nostro personaggio diventasse molto popolare e cambiasse di nome, dall'olandese Sinterklaas al Santa Claus inglese.
Nell'anno 1823, il professore universitario Clement Moore modificò la figura del Vecchietto, togliendogli un po' il carattere magico dato da Irving e riportandolo ad una figura un po' più credibile. Gli cambiò il cavallo bianco con delle renne che tiravano una slitta e lo convertì in un personaggio allegro e più vicino ai bambini. Fu lui che spostò la visita di Babbo Natale dal 6 dicembre al 25 dello stesso mese.
Nell'anno 1863, Babbo Natale acquisì la fisionomia attuale di bonaccione grassoccio e barbuto con la quale lo si conosce oggi: questo produsse la fantasia del disegnatore tedesco Thomas Nast, che disegnò questo personaggio per le sue “strisce natalizie” sull'Harper's Weekly. Come fonte d'ispirazione, Nast, d'accordo con alcune teorie, si basò sugli indumenti che portavano i Vescovi dell'epoca.
Fu nel Secolo XIX che il Santa Claus Statunitense passò in Inghilterra e da li in Francia, dove si fuse con Bonhomme Noel, il precursore del nostro Papà Natale, che aveva un fisico simile a quello di Santa Claus e vestiva di bianco con dorature vive.
La tradizione che vuole Babbo Natale arrivare dal Polo Nord nacque con un annuncio pubblicitario di una azienda nord-americana, la Lomen, alla fine del secolo XIX. Si popolarizzò l'idea delle renne natalizie come mezzo di trasporto di Santa Claus.
E' nel secolo XX, e più precisamente nell'anno 1902, che, nel libro per bambini “The Life and adventures of Santa Claus” di L. Frank Baum, si da origine all'immortalità di Claus, così come a quella di Santo.
Il commerciò entrò ancora una volta in questa storia. La Coca Cola incaricò il pittore Habdon Sundblom di rimodellare la figura di Santa Claus/Papà Natale, per renderlo più umano e credibile; progetto che fu portato a termine nel 1931.
E' solamente una leggenda che i colori del Vecchietto si debbano solo all’influenza della citata impresa, anche se non si può negare che gli stessi furono decisivi per la popolarizzazione dei colori e del mito stesso. I colori di questa figura e l'influenza della Coca Cola sono stati tema costante di polemica.

Nel revisionare i documenti dell'epoca, si può concludere che, sebbene i colori rosso e bianco con i quali si rappresenta il Vecchietto siano legati alle campagne pubblicitarie dell'azienda, i suoi pubblicisti non furono i primi a rappresentare l'amico dei bambini a colori, tant’è che a partire dalla metà dell'800 fino ai primi dell'900, il verde fu uno dei colori più utilizzati per rappresentare Santa Claus.
Per quanto concerne il luogo d'origine del Vecchietto, la tradizione vuole che provenga dall'Emisfero Nord e, di conseguenza, nei primi del XX secolo nel mondo si fece strada l'idea che Egli vivesse al Polo Nord; bisogna ricordare anche gli altri luoghi menzionati come sua dimora, cioé la Terra dei Sami svedese e quella finlandese, e la Groenlandia, tenendo presente che il Polo Nord si trova nel mezzo dell'Oceano Artico.


Basilica di San Nicola - Bari

Per gli ortodossi invece la figura di Babbo Natale coincide con quella di San Basilio Magno, primo padre dei Cappadoci, che la notte di Capodanno porta i regali ai bambini.

Questa è la storia del personaggio che migliaia di bambini nel mondo aspettano con ansia, con la speranza che quest'anno li porti ciò che hanno richiesto nelle tante letterine appese agli alberi o magari lasciate nella Basilica di San Nicola in Bari. L'importante è che si dia un significato alla venuta di Babbo Natale nelle nostre case, già che in caso contrario si trasformerà in una semplice festa commerciale.

Come racconteresti la leggenda della venuta del Vecchietto ai tuoi figli?  Lascia un commento qui di seguito.

Giuseppe
giuseppe@apuliatourguide.com

Nessun commento:

Posta un commento