martedì 16 ottobre 2012

Una Giornata a Bisceglie

Riceviamo e pubblichiamo il racconto di una giornata trascorsa a Bisceglie di Vincenzo Di Modugno, guida e consulente per ApuliaTourGuide.

Ciao a tutti, mi chiamo Vincenzo, guida e consulente viaggi, e questo è il mio racconto di una giornata trascorsa nella regione Puglia, e precisamente nella mia amata città di Bisceglie. Prima di partire però vorrei darvi un po’ di informazioni e qualche cenno storico.




 La città di Bisceglie, che attualmente conta circa 54 mila abitanti, è situata a 35 km da Bari, capoluogo della regione. Le sue origini si perdono nella notte dei tempi. Infatti, secondo gli storici, Bisceglie, come il resto della Puglia, sarebbe stata abitata sin dal paleolitico. Tuttavia, per convenzione, la storia di Bisceglie si suddivide in diversi periodi, a partire dal periodo medioevale, che va dal sec. VIII d.C. circa alla prima metà del sec.XI. È proprio a questo periodo che risale il suo centro storico.
 
Bene, ora che sapete qualcosa di più su Bisceglie, posso cominciare il mio racconto e… buona passeggiata!

Per la mia permanenza a Bisceglie ho scelto di pernottare in un grazioso b&b, situato a pochi passi dal mare e immerso nel verde. Ma se il vostro budget è ben diverso, potete tranquillamente trovare luoghi più lussuosi e confortevoli. Quindi, appena sveglio, dopo aver piacevolmente riposato, ho naturalmente dato il via alla mia giornata, che non poteva che cominciare con una ricca e gustosa colazione in uno dei tanti bar della città. Per esempio, io ho scelto di fare colazione presso il bar pasticceria Moon Flower, che offre un’ infinita varietà di gustosi croissant e pasticcini in un ambiente piacevole e accogliente. Dopo esserci ben rifocillati, vi porto alla scoperta della mia città, Bisceglie. Ma da dove viene questo nome? Diverse sono le ipotesi. Secondo il vescovo e storico Pompeo Sarnelli, il nome deriverebbe dal compito di “vigilanza” che la città svolgeva all’epoca dei Romani, per cui Vigiliae (sentinelle); o da Vescègghie (querce), nome che la città assunse durante l’epoca normanna. Per quanto riguarda il territorio, possiamo dire che la città è attraversata da una serie di lame (Lama Paterno, Lama di Fondo Noce, Le Lame, ecc.), incisioni erosive quasi sempre asciutte, profonde non più di dieci metri e caratteristiche del paesaggio della Murgia costiera. 



Dovete sapere che la Murgia è una sub-regione pugliese molto estesa, corrispondente ad un altopiano carsico di forma quadrangolare situato nella Puglia centrale, e caratterizzato, sul versante adriatico dalle lame, mentre sul versante ionico è attraversato dalle gravine, erosioni carsiche paragonabili ai canyon americani, con pareti ripide e profondità, in alcuni punti, superiori ai 100 m.

 
 La nostra prima tappa, il Dolmen della Chianca, si trova a circa 5 km dal centro in direzione Corato, ed è raggiungibile naturalmente in macchina, ma nessuno ci vieta di farlo in bici, magari organizzando una piacevole escursione in partenza dallo Iat di Bisceglie. Il Dolmen della Chianca, è un monumento funerario risalente all’età del bronzo, che attesta quindi insediamenti umani sin dal 3000 a.C. e realizzato mediante l’impiego di grandi lastre di pietra infisse in tumuli di terra e pietrame. Nel 2010, il Dolmen della Chianca fu dichiarato “messaggero di pace” dal Club Unesco. Devo ammettere che questo monumento suscita davvero molta curiosità, così come gli olivi che lo circondano. Visitando questo sito infatti ho avuto anche la possibilità di osservare da vicino alcuni di questi splendidi alberi, vere e proprie sculture naturali che caratterizzano fortemente il paesaggio pugliese. Con vero dispiacere, dopo circa mezz’ora di sosta, ho ripreso la mia macchina e mi sono diretto verso Bisceglie, per visitare il centro storico: sono letteralmente passato dalla preistoria al medioevo. 



La mia visita comincia dalla Cattedrale di S.Pietro, luogo intorno al quale si sviluppò, durante il Medioevo, tutto il centro storico. La Cattedrale, splendido esempio di architettura romanico-pugliese, terminata nel 1295, è il luogo di culto dei fedeli biscegliesi, soprattutto perché ospita le reliquie dei santi protettori della città, S.Mauro, S. Sergio e S.Pantaleo. Il 14 settembre, giorno della mia visita alla Cattedrale, ho potuto assistere alla messa per la SS. Addolorata, la cui statua lignea è, in occasione di queste celebrazioni, posizionata sull’altare centrale della Cattedrale: non vi nascondo che ho provato una certa sensazione in quanto la Madonna sembrava in posizione di elevazione verso il cielo. Uscendo dalla Cattedrale, ho ripercorso Via Cardinale dell’Olio fino all’incrocio con Via Frisari: su questa via si trovano una serie di palazzotti nobiliari, come per esempio il Palazzo Frisari e il Palazzo Berarducci, oltre al Museo Civico Comunale e alla Biblioteca Comunale. Proseguendo su questa via si giunge infine su Via Trento, da dove si può ammirare il porto turistico: le belle giornate di settembre invitano il visitatore ad approfittare dello splendido mare per una gita in barca.



 Avendo ancora poco tempo a disposizione e sognando ad occhi aperti, sono tornato verso il centro nei pressi della “piazza del pesce”: l’odore dei prodotti ittici stuzzica l’olfatto, ma anche il gusto, ricordandomi che è anche giunta l’ora di pranzo. Quindi ho deciso di fermarmi in una delle locande storiche della città, “Il Cerriglio”. Nota tra i biscegliesi come un luogo troppo spartano e vecchio per i tempi moderni, questa locanda ha riconquistato la propria dignità in quanto negli ultimi anni i viaggiatori come me sono alla ricerca di posti tipici come questo dove il tempo sembra quasi essersi fermato; inoltre Il Cerriglio si è dato un tocco di modernità ampliando i propri spazi avendo disposto dei tavoli sull’antica strada privata dai cui prende il nome la trattoria, rendendo piacevolissima la permanenza dei propri ospiti. È inutile dire che ne sono uscito estasiato dopo aver degustato un pranzo a base di pesce: cavatelli con le cozze, calamari allo spiedo e insalata di polpi. Non poteva mancare l’ottima uva IGP Regina e il mitico sospiro, un dolce preparato per la prima volta in occasione del matrimonio tra Alfonso D’Aragona e Lucrezia Borgia. Dato che la ricetta originale è proprio di questa città, ho approfittato per fermarmi ad osservare la preparazione di questo dolce nello storico Bar Cattedrale. Il pomeriggio dal punto di vista meteorologico promette bene, ma è inutile vagare per le strade alle 2 del pomeriggio: questa è l’ora della pennichella, quindi ne approfitto anch’io per riposare un po’. 



Dopo aver trascorso una mattinata all’insegna della cultura e della storia di Bisceglie, decido di rilassarmi dedicandomi allo shopping: via Aldo Moro pullula di negozi di abbigliamento, per cui decido di percorrerla per cercare qualcosa di interessante. Non ancora soddisfatto dei miei acquisti, approfitto per fare un salto al vicino Outlet di Molfetta: qui la scelta è talmente vasta da lasciarmi ancora nella piena indecisione, ma io sono fatto così. Nel frattempo, vedo una fila interminabile davanti al multisala UCI cinema sempre all’interno dell’Outlet: sono i giorni della programmazione del film Il Cavaliere Oscuro –Il Ritorno: decido di trascorrere la mia serata qui. Il giorno dopo riparto per un nuovo itinerario, ma chissà quanto altro ancora avrei potuto vedere di questa città. La mia breve permanenza qui a Bisceglie mi ha permesso di comprendere che in città come questa la vita scorre in fretta perché c’è sempre qualcosa da fare, ma i ritmi non sono mai troppo frenetici. 




Da queste parti per esempio si è sviluppata la cultura dello Slow Food, in contrapposizione alla cultura del Fast Food delle grandi città. Direi che questi luoghi sono quasi schiacciati dalla tendenza alla modernità, ma l’orgoglio per le proprie tradizioni li vede senz’altro vincenti in quanto, il gusto per una vita genuina e “slow”, permette loro di mantenere autentici quei valori come l’accoglienza, l’amicizia e, perché no, anche l’amore.

Vincenzo Di Modugno


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