lunedì 20 dicembre 2010

Diario dal Caucaso



In serata dopo le 21 ho avuto modo di assistere ai giochi d'acqua con musica nella piazza centrale, cuore pulsante della città.

La piazza in passato ospitava la statua di Lenin che oggi giace nel Museo di storia che con l'Armenia Marriot Hotel e tra gli edifici più belli della città dove lo stile staliniano color giallo e crema la fa da padrone.

I giochi d'acqua nella cornice della piazza tutta illuminata sono stati un emozione travolgente sotto le noti di musica classica, jazz, rock, pop e lirica.
Durante la musica una bambina buffissima di appena 2 anni ballava sulle note delle canzoni ripetendo la parola “io ballo”.

Dopo un ora dal concerto si sono riversati in piazza i tifosi armeni della partita under 21 di calcio con la Turchia sventolando bandiere e cantando, con i poliziotti che cercavano di non far disturbare.

Le macchine della polizia con le luci rosse e blu davano ulteriore colore ai giochi di luce con la bandiera armena che sventolava sull'edificio presidenziale avvolto dalle luci della piazza.

La chiusura del concerto in una serata tiepida di inizio estate che si ripete tutte le sere escluse quelle di lunedì è avvenuta sulle note del nostro Andrea Bocelli, “Partirò”, its time to say goodbye, e tempo di dire addio, più che un arrivederci a questi paesi attraversati.

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