Diversi sono i nomi che ricevette Babbo Natale in tutto il mondo. Papà Noel, Viejito Pascuero, Santa Claus... Da dove viene realmente? Qui la risposta.
Nel parlare di Babbo Natale, la storia
di San Nicola si fa presente nel nostro racconto. Perchè grazie a
questo Santo e alle sue vicende che nacque la storia di Santa Claus.
Questo Santo venne al mondo nel secolo
III a Petras (Grecia) in una famiglia ricca. Alla morte dei suoi
familiari, Nicola decise di regalare tutti i suoi beni e dedicarsi
alla vita religiosa; ordinato sacerdote alla sola età di 19 anni,
subito divenne Arcivescovo di Myra nella Turchia meridionale. San Nicola si distinse
per la sua generosità con i più piccoli della nostra società, con
i bambini.
Una leggenda
Nella città natale di Petras, viveva una famiglia molto povera composta da padre e da tre sorelle. Nessuno avrebbe mai sposato le tre fanciulle in quanto senza dote.
La soluzione del genitore, suo
malgrado, era quella di venderle una volta che avessero raggiunto
l'età da marito.
Nicola, allora, legò in un sacchettino alcune monete d'oro che lanciò attraverso una finestra che dava sulla strada. Ciò permise alla prima delle tre ragazze di potersi sposare. La stessa cosa fece quando
arrivò il momento della seconda figlia. Il padre, a questo punto decise di investigare su quello
che stava accadendo perchè voleva sapere chi fosse colui tanto generoso da compiere quei gesti. Rimase allora tutta la notte a spiare attraverso la
finestra, dalla quale potette riconoscere Nicola che lanciava un
terzo sacchettino; corse in strada per ringraziarlo,
ma Nicola, gli chiese di mantenere il segreto. Presto però la sua
fama di uomo generoso si diffuse e, una volta Santo, divenne il
protettore delle ragazze da marito.
Ogni anno, a Bari nella Basilica che ospita le reliquie del Santo, il giorno del 6 Dicembre esiste ancora l'usanza da parte
delle ragazze in cerca di marito di girare attorno ad una colonna
posta in cripta per tre volte e di lasciare un biglietto con i desideri perchè questi si possano realizzare.
San Nicola e la sua storia fu ripresa
dagli olandesi a partire dal Secolo XIII: lo rappresentavano con
barba bianca ed ornamenti ecclesiastici ( ricordiamo che siamo in
piena Età Media, nella quale il Teocentrismo predominava, ciò
voleva dire che la concezione religiosa era l'occhio della società
di quel momento ), a dorso di un mulo, intento a portare regali ai
bambini buoni e fasci di legna a quelli cattivi.
La tradizione olandese lo riprende
anche accompagnato da Zwarte Piet (Pietro Nero, l'Uomo Nero in
Italia) che picchia i bambini con un bastone o li rapisce per
portarli nella Spagna moresca in un sacco.
Il suo nome era Sinterklaas e la
tradizione di donare regali ai piu piccoli attraversò con loro
l'Atlantico con l'obiettivo di colonizzare l'America del Nord. Da
Nuova Amsterdam (l'attuale New York) la fama di Babbo Natale si
diffuse in tutto il mondo.
San Nicola diventa Santa Claus
Due scrittori statunitensi furono
coloro che dettero impulso alla fama di Santa Claus o del Viejo
Pascuero, così come lo si conosce nei paesi dell'America Latina.
Washington Irving scrisse un libro nel
1809 nel quale gli dava un aspetto più pagano, lo “spogliò” dei
suoi indumenti religiosi, per trasformarlo in un personaggio
bonaccione e mite, che montava un cavallo bianco volante e che
distribuiva regali attraverso i caminetti. Questo fece si che il
nostro personaggio diventasse molto popolare e cambiasse di nome,
dall'olandese Sinterklaas al Santa Claus inglese.
Nell'anno 1823, il professore
universitario Clement Moore modificò la figura del Vecchietto,
togliendogli un po' il carattere magico dato da Irving e riportandolo
ad una figura un po' più credibile. Gli cambiò il cavallo bianco
con delle renne che tiravano una slitta e lo convertì in un
personaggio allegro e più vicino ai bambini. Fu lui che spostò la
visita di Babbo Natale dal 6 dicembre al 25 dello stesso mese.
Nell'anno 1863, Babbo Natale acquisì
la fisionomia attuale di bonaccione grassoccio e barbuto con la quale
lo si conosce oggi: questo produsse la fantasia del disegnatore
tedesco Thomas Nast, che disegnò questo personaggio per le sue
“strisce natalizie” sull'Harper's Weekly. Come fonte
d'ispirazione, Nast, d'accordo con alcune teorie, si basò sugli
indumenti che portavano i Vescovi dell'epoca.
Fu nel Secolo XIX che il Santa Claus
Statunitense passò in Inghilterra e da li in Francia, dove si fuse
con Bonhomme Noel, il precursore del nostro Papà Natale, che aveva
un fisico simile a quello di Santa Claus e vestiva di bianco con
dorature vive.
La tradizione che vuole Babbo Natale
arrivare dal Polo Nord nacque con un annuncio pubblicitario di una azienda
nord-americana, la Lomen, alla fine del secolo XIX. Si popolarizzò
l'idea delle renne natalizie come mezzo di trasporto di Santa Claus.
E' nel secolo XX, e più precisamente
nell'anno 1902, che, nel libro per bambini “The Life and adventures
of Santa Claus” di L. Frank Baum, si da origine all'immortalità di Claus, così come a quella di Santo.
Il commerciò entrò ancora una volta
in questa storia. La Coca Cola incaricò il pittore Habdon Sundblom
di rimodellare la figura di Santa Claus/Papà Natale, per renderlo
più umano e credibile; progetto che fu portato a termine nel 1931.
E' solamente una leggenda che i colori
del Vecchietto si debbano solo all’influenza della citata impresa,
anche se non si può negare che gli stessi furono decisivi per la
popolarizzazione dei colori e del mito stesso. I colori di questa
figura e l'influenza della Coca Cola sono stati tema costante di
polemica.
Nel revisionare i documenti dell'epoca,
si può concludere che, sebbene i colori rosso e bianco con i quali
si rappresenta il Vecchietto siano legati alle campagne pubblicitarie
dell'azienda, i suoi pubblicisti non furono i primi a rappresentare
l'amico dei bambini a colori, tant’è che a partire dalla metà
dell'800 fino ai primi dell'900, il verde fu uno dei colori più
utilizzati per rappresentare Santa Claus.
Per quanto concerne il luogo d'origine
del Vecchietto, la tradizione vuole che provenga dall'Emisfero Nord
e, di conseguenza, nei primi del XX secolo nel mondo si fece strada
l'idea che Egli vivesse al Polo Nord; bisogna ricordare anche gli
altri luoghi menzionati come sua dimora, cioé la Terra dei Sami
svedese e quella finlandese, e la Groenlandia, tenendo
presente che il Polo Nord si trova nel mezzo dell'Oceano Artico.
Basilica di San Nicola - Bari |
Per gli ortodossi invece la figura di
Babbo Natale coincide con quella di San Basilio Magno, primo padre
dei Cappadoci, che la notte di Capodanno porta i regali ai bambini.
Questa è la storia del personaggio che
migliaia di bambini nel mondo aspettano con ansia, con
la speranza che quest'anno li porti ciò che hanno richiesto nelle tante letterine appese agli alberi o magari lasciate nella Basilica di San Nicola in Bari.
L'importante è che si dia un significato alla venuta di Babbo Natale
nelle nostre case, già che in caso contrario si trasformerà in una
semplice festa commerciale.
Come racconteresti la leggenda della
venuta del Vecchietto ai tuoi figli? Lascia un commento qui di seguito.
Giuseppe
giuseppe@apuliatourguide.com
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